Franco Tonello

Maschere

Maschere a Venezia nel 1980

La produzione di maschere a Venezia era finita da tempo, probabilmente dalla fine della Repubblica.
Il Carnevale era da secoli una cosa ormai spenta, solo qualche bambino si avventurava in piazza con modesti costumi da maschera .
Mi piacque fare una ricerca sulle maschere della commedia dell'arte e in particolare su quelle veneziane. Traendo le dimensioni e i tratti più significativi da antiche stampe e quadri settecenteschi, mi dedicai a portare su creta questa mia nuova passione.

I risultati mi sembrarono buoni, e dalle crete feci degli stampi con gesso. Gli stampi mi concedevano così di poter produrre anche se a fatica qualche maschera.

Che io ricordi; solo un laboratorio in "Barbaria dee toe" con altri articoli si dedicava a fare qualche maschera che pochi compravano.
Cercai da avere in quel laboratorio qualche spunto e informazioni sulle tecniche di costruzione, ma senza successo, l'artigiano, che forse aveva capito il mio intento, rimaneva su un generico inconcludente. Testardamente mi inventai delle tecniche tutte mie, ci impiegavo un mare di tempo, comunque i risultati non mi dispiacevano.
Gli amici me ne richiedevano, conoscenti che le vedevano, disposti a pagarle anche a caro prezzo.
A carissimi amici lontani ne feci regalo, due in oro zecchino le donai come graditissimo regalo di nozze ad un fraterno amico, era una proposta nuova e evidentemente interessante . Altre due le inviai al mio Maestro subacqueo, il grande Duilio Marcante, anche lui ne fu felicissimo.

Mia cugina Lidia sposata con un aviatore americano, che vive a S. Diego in California, mi ivitò nel suo piccolo negozio che vende “cose Veneziane” a portare i miei stampi per produrre le nostre maschere per primi in America. Non accettai, e forse avremmo potuto avere una grossa fortuna ma!!!! È andata così.

Più avanti con l'incremento dei successivi carnevali la produzione di maschere fu portata ad una enorme produzione a scapito della qualità. Tanta declassata produzione mi fece perdere la passione di dedicarmi a produrle, archiviai i miei adorati stampi, e la mia contenuta produzione che mi sono tenuto, la godo appesa alle pareti di casa mia e dei miei figli

Mi resta comunque la soddisfazione di essere stato certamente "uno dei primi" a riprodurle dopo secoli a Venezia..
Ora a venezia sembra che non si venda altro, centinaia di negozi le offrono, buona parte fatte in Cina a dei turisti spesso incompetenti e troppo frettolosi.

Il carnevale di Venezia famosissimo e splendido ai tempi della repubblica ormai defunto, fu reinventato nei primi anni 80 da una radio popolare con sede in Castello a Venezia.
Lo promosse ripetendo caparbiamente un semplice invito:

"trovemose tuti in piassa el primo giorno de carneval vestii da maschera".

Così riprese vitalità quel carnevale che ora 2008 è ritenuto il più bello al mondo.

Fu un successo. I carnevali 1981/82/83 erano tutti dei e per i Veneziani, ora "il nostro" carnevale è stato regalato al mondo, e il veneziano? Il veneziano a carnevale si rifugia, oppresso e a volte intimidito da invasioni spesso grezze e troppo opprimenti.

Franco Tonello - 2007 | Informazioni sul sito